Musica in streaming? Bellissimo, ma non per il tuo hard disk

Il servizio amato da tutti per ascoltare musica ovunque ti trovi pare presenti da circa 5 mesi un bug.

Dai tecnici informatici di My Voice ci giungono bruttissime, terribili notizie!

bug-spotify

Cosa comporta il bug di Spotify

 Alcuni utenti si sono accorti di avere moltissima memoria occupata inaspettatamente, e indagando con gli appositi software hanno visto che il colpevole è l’app per ascoltare musica in streaming, Spotify.
Dalle segnalazioni degli utenti si è capito che il bug porta l’applicazione Spotify a scrivere sul device “centinaia di gigabyte di dati sull’hard-disk nel giro di un’ora”, e in alcune occasioni addirittura “le quantità di dati registrate possono essere misurate in terabyte”
Da alcune fonti pare si passi da 5-10GB in circa un’ora fino ad un massimo di 700GB.

Chi coinvolge il bug

Il disagio coinvolge tutti gli utenti, sia che tu utilizzi Windows, sia Mac, sia Linux, e tutti i dispositivi, sia desktop che mobile. Infatti l’enorme quantità di dati viene scritta sia su hard disk che su scheda SD.
Non è ancora chiaro se la scrittura di dati avvenga solo quando l’applicazione è in idle, ovvero non utilizzata e non è in corso alcuna memorizzazione di brani musicali in locale, o anche quando stai ascoltando la tua musica.

Conseguenze antipatiche

Oltre ad “intasare” la memoria del tuo device, disagio non da poco soprattutto per gli smartphone, un’azione di questo tipo può creare un danno diminuendo notevolmente il ciclo di vita dell’unità.

Cosa farà Spotify contro il bug

Spotify non ha ancora rilasciato alcuna comunicazione ufficiale sul bug che ha colpito il suo servizio di musica in streaming, ma sembra che uscirà a breve una nuova release dell’applicazione che immaginiamo, e speriamo!, risolverà definitivamente il bug.
(fonti: hwupgrade.it, ilsoftware.it, telegraph.co.uk)

 

 

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