da Daniele Mattioli | Mar 19, 2018
Dopo esser stato lanciato in Francia, Germania e in altri paesi europei nei mesi scorsi, è arrivato nel nostro paese Qwant, il nuovo motore di ricerca transalpino che ha rinunciato di raccogliere i dati personali dei propri utenti, a differenza dei più celebri Google, Bing e Yahoo.
L’importanza della privacy degli utenti per Qwant
Qwant infatti protegge e rispetta la privacy e la vita dei propri utenti secondo le normative europee. Inoltre non prende posizione per quanto riguarda l’algoritmo di ricerca naturale, mantenendo così una sorta di neutralità in merito. In questo modo non ci sarà nessuna alterazione della posizione nei risultati di ricerca per fini economici.
Come funziona il cambiamento di Qwant
A differenza degli altri più conosciuti motori di ricerca, Qwant non ragiona più in termini di utenti ma di richieste. Quando un utente infatti visita il sito, l’infrastruttura cancella l’IP e il numero della macchina del visitatore. In questo modo, in caso di una nuova connessione il giorno seguente, Qwant non riconosce più le caratteristiche dell’utente, nonostante questo si sia connesso 24 ore prima. Diventa quindi impossibile vendere o gestire il dato. Proprio per questo motivo, Qwant ha deciso di sottoporre la propria infrastruttura all’analisi dell’autorità indipendente francese per la protezione dei dati personali.
La pubblicità può essere efficiente senza essere intrusiva
Questo cambiamento di prospettiva da parte di Qwant, potrebbe ridurre la vendita di spazi pubblicitari, che non riuscirebbero così ad allestire pubblicità mirate per gli utenti. Non è però della stessa idea l’azienda francese. Secondo Qwant, infatti, la pubblicità non ha bisogno di conoscenza dei dati dell’utente, perché compare nel momento in cui l’utente pone il quesito al motore di ricerca. In questo caso si tratta di una pubblicità efficiente senza essere intrusiva.
L’importanza di Qwant
Dopo l’acquisizione del 20 percento del capitale dell’azienda per mano del gruppo editoriale Axel Springer nel 2014, nel 2016 la Banca Europea degli Investimenti ha concesso un fondo di 25 milioni, mentre la Caisse des Dépôts, la banca pubblica francese, ha stanziato 15 milioni di euro, a testimonianza dell’interesse diretto del governo transalpino nel progetto. Uno degli ultimi investimenti realizzato è sempre di Axel Springer che ha aggiunto 3.5 milioni di euro, anche se il controllo dell’azienda resta in mano al direttore generale Chalon e agli altri dirigenti: il presidente Lèandri e i vice presidenti Rozan e Costant.
Entro 3 anni, ovvero il 2021, Qwant, che ha raggiunto un accordo con Firefox, vuole raggiungere i 50 miliardi di ricerche ogni anno e un utile di 500 milioni di euro, allargando così il proprio raggio di azione e cercando di avvicinarsi, soprattutto in Europa, a Google.
da Daniele Mattioli | Feb 28, 2018
È arrivata nelle scorse settimane una nuova importante novità su WhatsApp, il noto social network di messaggistica in tempo reale. È infatti disponibile la nuova versione ‘’Business’’ pensata per i proprietari di piccole attività grazie alla quale potranno rispondere facilmente alle richieste dei clienti, dividendo così i messaggi personali da quelli lavorativi, e avere così una presenza ufficiale sulla piattaforma con un profilo verificato. .
Le caratteristiche di WhtsaApp Business

Disponibile al momento solo per Android, WhatsApp Business presenta lo stesso aspetto grafico del classico WhatsApp, ma consente alle aziende di mostrare ai clienti e ai curiosi le informazioni più rilevanti dell’azienda, dall’indirizzo al sito web, passando per la mail. Sarà possibile anche utilizzare le classiche risposte rapide (benvenuto, di assenza se non si può chattare) e la creazione di messaggi brevi, che arrivano in automatico all’utente interessato come orari di apertura e la disponibilità di oggetti e materiali. Per differenziarsi dai semplici utenti, l’account business sarà facilmente identificabile in quanto comparirà un segno riconoscitivo per gli account confermati.

Il comunicato da parte della società americana
L’azienda statunitense ha spiegato il motivo di questa importante novità sul proprio blog: ‘’I nostri utenti in tutto il mondo usano WhatsApp per comunicare con piccole attività a cui sono interessati, dal negozio di abbigliamento online in India, alla pasticceria di fiducia in Italia. WhatsApp è stata pensata innanzitutto per le persone, e ora vogliamo assicurare un’esperienza migliore anche per le piccole attività e le aziende, rendendo più semplice, ad esempio, rispondere ai propri clienti, separare i messaggi personali da quelli di lavoro e avere una presenza ufficiale sulla nostra piattaforma’’.
da Daniele Mattioli | Feb 15, 2018
Creato nel 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco, Twitter è uno dei social network più diffusi al mondo, in quanto permette agli oltre 500 milioni di utenti iscritti di aggiornare il proprio profilo e interagire con le altre persone scrivendo messaggi di testo dalla lunghezza massima di 260 caratteri, nuovo riferimento numerico che ha preso il posto degli originari 140 nel novembre del 2017. Non a caso il verbo inglese ‘’to tweet’’ significa cinguettare, ecco perchè un nuovo post che viene pubblicato sul proprio profilo, viene denominato ‘’tweet’’, cinguettio. Insieme al testo si possono postare numerosi contenuti multimediali come foto, video e giphy. Gli aggiornamenti di stato possono essere effettuati attraverso diverse piattaforme come lo stesso sito, via SMS o con numerose applicazioni scaricabili negli Store online di Apple e Google.

Qui di seguito vediamo assieme alcune curiosità su Twitter che potrebbero interessarvi…

- L’importanza delle menzioni e delle risposte Come Abbiamo visto su Twitter è possibile aggiornare il proprio stato scrivendo un tweet di al massimo 140 caratteri. All’interno di questo post si possono inserire i cosiddetti hashtag se si vogliono evidenziare alcune parole chiave (esempio: ‘’#24 è uno dei #telefilm più spettacolari della storia della #TV, #KieferSutherland è carismatico come pochi’’) ma anche taggare altri utenti che si vogliono semplicemente menzionare e con i quali si vuole cercare di interagire direttamente (es: ‘’Live @SkySport dal ritiro del Chelsea con un talento formidabile. Top Class @hazardeden10’’). Una delle grandi qualità di Twitter è quella di poter rispondere ai tweet degli altri utenti. Per farlo basterà cliccare sul pulsante di risposta e scrivere il proprio testo, taggando a inizio post il destinatario del messaggio (es: ‘’@lucarossi come stai?’’) . Qualora, invece, il destinatario del messaggio venisse inserito all’interno del post e non all’inizio (es: ‘’penso che tu abbia ragione @mariorossi, probabilmente è cosi come dici’’) non si tratterebbe più di una risposta ma di una menzione.
- L’arte del Retweet Un’altra funzione molto utile di Twitter è quella del retweet, ovvero di rilanciare sul proprio profilo un tweet di un’altra persona, aggiungendo, qualora si voglia, un proprio commento personale. Questa possibilità è molto utilizzata specialmente dagli utenti che commentano notizie o fatti. In questo modo, gli utenti riescono a ‘’risparmiare’’ i propri 140 caratteri a disposizione per raccontare quanto accaduto e incorporano il testo di un altro utente, aggiungendo poi un proprio parere personale.
- Posizionare un Tweet permanente in cima al proprio profilo Così come in altri social network, anche Twitter permette ai propri iscritti di fissare un proprio tweet (o anche retwittato, ovvero condiviso, da altri utenti) in alto sul proprio profilo. Si tratta di una possibilità interessante per mettere in evidenzia un qualcosa di sé stessi agli altri utenti. Per farlo basta cliccare in alto a destra sul tweet che si vuole mettere in evidenzia e scegliere l’opzione ‘’Fissa sulla pagina del profilo’’. Per togliere si dovrà effettuare la stessa procedura, cliccando invece, sull’opzione ‘’Non fissare più sulla pagina del profilo’’.
- Incorporare un Tweet Per chi possiede siti o blog, Twitter garantisce la possibilità di ‘’embedddare’’ ovvero di integrare il tweet nell’articolo in questione. Per farlo, basta cliccare in alto a destra del tweet in questione e cliccare nuovamente sull’opzione ‘’incorpora tweet’’ per ottenere il codice da copiare all’interno del blog o sito in questione.
- Oltrepassare il limite dei 140 caratteri Come detto in apertura dell’articolo, Twitter ci dà la possibilità di scrivere un massimo di 140 caratteri per ogni post. Per ovviare a questo problema, qualora si volesse scrivere qualcosa di più lungo, esiste una semplice procedura. Basta infatti scrivere il testo desiderato sul proprio blocco note o pagina word e poi realizzare lo screenshot da pubblicare su Tweet una volta ritagliato il testo. Oltre infatti ad aver scritto quello che avevamo in mente, questa possibilità ci permette di aumentare il tasso di interazione su Twitter, in quanto i post con le foto in allegato tendono ad avere un maggior tasso di engagement rispetto ai tweet formati soltanto dal testo.
- Il rapporto con eventuali competitor Qualora il profilo Twitter venga utilizzato per lavoro e quindi anche per analizzare come si comportano i competitor, c’è la possibilità di seguirli senza essere notati da nessuno. Per farlo basta creare le cosiddette liste private di utenti, senza che loro ne siano a conoscenza. Basta cliccare in alto a destra sulla propria foto profilo, andare su liste, crearne una nuova e poi cambiare la privacy della lista da pubblica a privata. Una volta inseriti i nomi dei competitor, la procedura può dirsi così completata.
da Daniele Mattioli | Feb 5, 2018
Inizio di 2018 e subito un’importante novità in arrivo direttamente dal mondo di Instagram. Il celebre social network sta infatti testando una nuova funzionalità che garantirebbe di poter condividere le proprie storie anche su WhatsApp, una delle applicazioni di messaggistica istantanea più importanti al mondo.

Come funziona?
Dopo aver dato vita alle Storie condivisibili su Facebook, a quelle archiviabili e inviabili tramite Direct, i colossi di Menio Park hanno deciso di poterle condividere direttamente anche su WhatsApp, dove verranno pubblicate come status. Al momento la funzione è in fase di test su un ristretto numero di utenti ma, se non ci saranno problemi, verrà estesa a tutti gli utenti molto presto.

Come per tutte le altre Storie, anche queste scompariranno dopo 24 ore e saranno protette dalla crittografia. Per effettuare l’operazione, gli utenti potranno pubblicare il post su WhatsApp spuntando l’opzione nella schermata di Instagram, anche se l’ultima conferma avrà luogo su WhatsApp. Una volta pubblicato, lo Stato presenterà il simbolo di Instagram in basso a destra.